“Benvenuti alla scuola di Rangdum!”
Una scuola? Nel nulla? … A prima vista a noi sembrava un pollaio!
Una scuola, che, stando alle statistiche, non potrebbe esistere: troppa povertà, troppa ignoranza, troppo isolamento, troppe difficoltà, troppo freddo, troppa neve, troppo poco da mangiare, troppi buchi nelle scarpe … L’entusiasmo e la determinazione del fondatore, Lama Tenzin, hanno vinto su tutto per troppo amore e troppa testardaggine.

Dal 2001 non è mai mancato il nostro aiuto a questa scuola che somiglia a un miracolo.

I bimbi erano 20 e oggi sono 60.
Le classi erano 2 e oggi sono 8.
Gli insegnanti erano 2 e oggi sono 6

La scuola era privata e oggi è statale, anche se non si trovano maestri disposti a trasferirsi quassù: troppo isolamento e troppa povertà.

Ma a Rangdum tutto è difficile e la scuola non fa eccezione. Il primo problema che si trovano ad affrontare i bimbetti di 5 anni è la lingua. A Rangdum si parla la lingua del Ladakh, cioè il Bothi molto simile al Tibetano, ma i libri di testo regolari sono in Inglese o in Hindi, mentre la maggioranza degli insegnanti parla Urdu, la lingua del Kashmir, e non conosce una parola di Bhoti. Iniziare ad andare a scuola è sempre un momento delicato e un po’ “traumatico”, ma cominciare a studiare senza capire nemmeno una parola di 3 lingue diverse è davvero troppo! Così, da subito abbiamo assunto noi insegnanti Ladakhi, che parlavano ovviamente Bothi, poi, quando la scuola è diventata statale, siamo riusciti a farci assegnare due maestri Ladakhi (a cui continuiamo ad affiancare un terzo privato) oltre ai due insegnanti Kashmiri. I bimbi impareranno anche l’Hindi e l’Inglese, ma per preservare la loro cultura tradizionale, nella scuola di Rangdum si continua ad insegnare anche il Bothi.