“Adottare” una scuola non significa fare una donazione una tantum, ma impegnarsi nel tempo e con costanza. Una scuola non è una emergenza improvvisa che ha bisogno di elemosina, ma le serve continuità, stabilità, certezza che ogni anno potrà iniziare una nuova stagione scolastica, che ci saranno gli insegnanti, che aumenteranno gli alunni, che ci saranno le aule e che tutti i bimbi, senza alcuna discriminazione, potranno accedere all’istruzione.
Non sapevamo se in questo luogo sperduto e dimenticato, la piccola scuola sarebbe sopravvissuta alle difficoltà e alla povertà… Oggi che le nostre prime alunne sono al liceo, impegnate, decise e motivate a prendere in mano la loro vita con una determinazione ammirevole e una grazia commovente, siamo sicuri che la scuola di Rangdum, nonostante gli ostacoli che deve continuamente superare, ha dato i suoi buoni frutti.
In fondo adottare una scuola, significa anche contribuire a crescere persone libere.
Lama Tenzin, con voce commossa, ci ha detto “vi prego, non dimenticate la scuola di Rangdum.” Noi abbiamo risposto che non ce ne dimenticheremo mai.