Cruccio e dispiacere di insegnanti, genitori e fondatori della scuola, era il fatto che la scuola funzionasse solo sei mesi all’anno e nei sei mesi di pausa, i ragazzi dimenticavano quanto appreso prima… ma cosa si poteva fare?
Nei sei mesi invernali la neve, il freddo, la chiusura dell’unica via di comunicazione, fermano inesorabilmente ogni attività a Rangdum.
Tsering Tashi ha prospettato un’idea folle, unica e innovativa: portare i ragazzi via da Rangdum e portarli a Leh, a Leh organizzare una scuola con vitto e alloggio per l’inverno. Follia per follia, l’idea era strepitosa!
Ma occorreva molto denaro, bisognava convincere i genitori ad allontanare i propri figli per sei mesi, si dovevano assumere altri insegnanti, un cuoco, acquistare cibo e legna.
Con tanta fatica e altrettanta soddisfazione, l’inverno dell’anno 2008 ha visto i primi studenti di Rangdum, arrivare a Leh per restarci fino ad aprile.

Dopo pochi anni la scuola di inverno è diventata un’esigenza primaria, e il gigantesco sforzo per trasferire i bimbi di Rangdum a Leh, è quasi una abitudine.
I maestri dicono che questa sarà l’esperienza più importante e più formativa della vita dei ragazzi di Rangdum.
I ragazzi aprono le loro menti, vedono cose e persone diverse, diventano più curiosi e più socievoli, per sei mesi studiano, mangiano, dormono e vivono tutti insieme e con gli insegnanti. I loro progressi sono straordinari.
Anche i genitori ne sono consapevoli e si stanno abituando a questa lunga separazione dai loro “cuccioli” in nome della loro crescita.